Itinerari di crociera: quale scegliere?

Il Mar Rosso egiziano, è una delle destinazioni più amate e facilmente accessibili per i subacquei europei: un acquario a portata di mano.L’esplorazione in liveaboard permette di raggiungere siti remoti e spettacolari, rinomati per le pareti ricche di coralli vivaci e rigogliosi e gli incontri con la grande vita pelagica. Gli itinerari classici sono principalmente due: la trilogia di Brothers, Daedalus ed Elphinstone (B.D.E.) e quello chiamato St. John’s.

Brothers, Daedalus e Elphinstone: icone del Mar Rosso

L’itinerario B.D.E. (Brothers, Daedalus ed Elphinstone) è un classico del Mar Rosso centro-meridionale, perfetto per chi cerca il brivido degli incontri con gli squali. Si naviga verso tre reef isolati in mare aperto, tra grandi pareti e ricchi ecosistemi pelagici.
Questo itinerario, data la frequente presenza di correnti e moto ondoso, è ideale per subacquei più esperti; tuttavia, la possibilità di avvistare grandi pelagici vicino a pareti ricche di coralli rende questa esperienza estremamente gratificante.
Di seguito, si trova un esempio di itinerario tipo suddiviso per località e con alcuni riferimenti alle immersioni più significative.

Hurghada

La crociera inizia dal porto di Hurghada. Dopo il check-in e il briefing iniziale, si fa il check dive, in uno degli innumerevoli spot della zona. “Gota Abu Ramada” è uno dei miei preferiti: bassa profondità, acqua cristallina, coralli rigogliosi e un’abbondanza di pesce colorato di reef, è qui dove recentemente ho fatto il mio record di immersione ad aria: 100 minuti! È l’occasione perfetta per scaldare la GoPro e verificare tutte le impostazioni per le immersioni successive, che saranno ancora più emozionanti.

Brothers Island

Dopo il check dive, si naviga, per circa 5-6 ore, verso le Isole Brothers, arcipelago che offre immersioni spettacolari tra riflessi cristallini e una grande biodiversità marina. La più grande, la Big Brother, situata a nord è famosa per le pareti verticali ricoperte di alcionari coloratissimi, per i relitti e, soprattutto, per gli squali: longimani, grigi e spesso anche il martello. Le immersioni qui prevedono generalmente una discesa a “Punta Sud” e, in aggiunta, una su uno dei due relitti, “Numidia” o “Aida“.

La Small Brother, più piccola, si trova a circa un miglio di distanza verso sud. Qui, oltre alle belle pareti coralline, si possono ammirare pinnacoli e aree di grande biodiversità. Durante le immersioni al “South Plateau“, si può avvistare anche lo squalo volpe, mentre “Punta Nord” è rinomata per gli squali grigi.

In questa foto scattata al tramonto di vede il Faro di Deaedalus Reef.

Daedalus Reef

In questa foto scattata al tramonto di vede il Faro di Deaedalus Reef.

Poiché da alcuni anni è vietato pernottare alle Brothers, terminata la terza immersione, ci si dirige subito verso sud. È la tratta più lunga della crociera (circa 9-10 ore) ma per fortuna si naviga di notte.
Al risveglio, ci si trova di fronte a uno scenario mozzafiato: il reef di Daedalus, un maestoso atollo corallino con una piccola isola artificiale al centro, caratterizzata da un iconico faro costruito nel 1863.

A Daedalus si resta generalmente tre giorni, durante i quali si effettuano sei immersioni in quattro spot diversi: il “South Plateau”, vicino ai punti di ancoraggio delle barche, noto per la presenza di longimani e barracuda; le pareti “East Wall” e “West Wall”, ricche di coralli splendidi e con molte possibilità di incontri pelagici; e la mitica “Punta Nord”, dove i più fortunati possono avvicinare un banco stanziale di squali martello e dove spesso si avvistano le mante oceaniche.

Elphinstone Reef

Lasciato a malincuore Daedalus, ci si dirige verso Elphinstone Reef, raggiungendolo in circa 5-6 ore per l’ultima giornata di immersioni. Questo reef offshore, lungo 400 metri, ha un drop-off che scende oltre i 100 metri. Considerato uno dei dieci migliori siti di immersione al mondo, Elphinstone è ricco di alcionari ed è ideale per osservare diverse specie di squali, come il longimano, lo squalo martello e spesso anche lo squalo volpe. Le immersioni che solitamente si fanno sono una a “Punta Nord” e una a “Punta Sud”.

Port Ghalib

L’ultimo pomeriggio lo si trascorre con la barca ormeggiata in porto, e si può passare la serata a Port Ghalib, località famosa per la laguna artificiale più grande d’Africa. Si può fare una passeggiata lungo il porto turistico, ammirando le barche e le luci notturne, fermandosi in uno dei tanti caffè o ristoranti, oppure si può scoprire uno dei bar notturni della zona, dove gustare cocktail e ascoltare musica dal vivo.

Saint John's: coralli e vita marina vibrante

L’itinerario di St. John’s esplora l’estremo sud dell’Egitto. Si naviga in un’area ampia e poco trafficata, caratterizzata da una straordinaria varietà di formazioni coralline e da un’elevata biodiversità. Un’opportunità unica per immergersi in ambienti ancora incontaminati, ideali per immersioni di grande interesse naturalistico.
Le immersioni di St. John’s, di altissimo livello per la ricchezza di fauna e flora marina, sono generalmente poco profonde e quindi adatte anche a subacquei con un livello di esperienza di base. Le condizioni del mare sono solitamente migliori rispetto alla parte nord del Mar Rosso, anche se le temperature possono essere più elevate. L’approdo serale in zone particolarmente protette e sicure garantisce inoltre condizioni ottimali per immersioni notturne di grande fascino.

Abu Dabab

La crociera inizia da Port Ghalib, nella zona di Marsa Alam. Dopo il check-in a bordo e il briefing iniziale, si effettuano le prime immersioni nella zona di Abu Dabbab, a circa un’ora dal porto, dove “Abu Dabbab II” e “Abu Dabbab III” sono gli spot che preferisco: bellissimo giardini di coralli, con una profondità massima di circa 20 metri, buona visibilità, pinnacoli colorati e la presenza costante di tartarughe embricate.

Fury Shoals

La seconda giornata di immersioni la si trascorre nei Fury Shoals, un vasto sistema corallino che comprende circa venti reef con una varietà di splendidi siti, tra cui: Sha’ab Claudio, una piccola barriera ricca di coralli, caratterizzata da un dedalo di caverne e passaggi comunicanti, sempre illuminati dai raggi del sole e Abu Galawa Soraya, una barriera a forma di ciambella con un incredibile giardino di coralli al centro.
A nord-est dei Fury Shoals si trova Sha’ab Maksour, la mia preferita: un reef di circa 1,5 km di lunghezza con pareti ripide e una conformazione molto simile a Elphinstone. Le immersioni qui si fanno a “Punta Sud” e “Punta Nord”, entrambe ottime per avvistare tartarughe, squali di barriera e, con un po’ di fortuna, anche lo squalo martello.
All’estremità sud del sistema si trova Sha’ab Sataya, famosa per il grande gruppo di delfini stanziali nella sua laguna naturale, che offre l’opportunità di fare snorkeling e ottime riprese, sempre nel massimo rispetto per questi splendidi animali.

Saint John's​

Anemone con pesce pagliaccio scattata a Sant John's Reef durante un liveabord

Per raggiungere la successiva destinazione, si attraversa la penisola di Ras Banas, che delimita il golfo dell’antico porto di Berenice. La zona denominata St. John’s, situata ai confini con il Sudan, comprende circa dieci reef caratterizzati da una particolare morfologia del fondale: una pianura sottomarina, a profondità variabili tra i 60 e gli 80 metri, da cui si innalzano numerosi reef. Alcuni di questi emergono significativamente in superficie, mentre altri hanno i sommi visibili a pochi metri di profondità e sono conosciuti nella terminologia araba come “Abili”.
Tra i principali siti di immersione si annoverano “Abil Ali”, noto per i frequenti incontri con grandi pesci pelagici, tra cui squali martello e Albimarginatus; “Habili Gaafar”; “Dangerous Reef”; “Gota Kebir”; “Saint John Caves” e “Paradise Reef”. Questi siti rappresentano opportunità ideali per immersioni subacquee di alta qualità, inclusa la produzione di contenuti video di elevato livello.

Anemone con pesce pagliaccio scattata a Sant John's Reef durante un liveabord

Elphinstone Reef

Lasciato St. John’s, ci si dirige a nord verso Elphinstone Reef, l’ultima meta. Qui sono previste due immersioni in quello che è considerato uno dei dieci migliori siti di immersione al mondo. Le discese si svolgono solitamente a “Punta Nord” e “Punta Sud”, dove le pareti ripide e le correnti favoriscono l’osservazione di grandi predatori pelagici, tra cui squali grigi, squali martello e longimani.

Port Ghalib

Anche in questo itinerario, normalmente, l’ultimo pomeriggio lo si trascorre con la barca ormeggiata in porto, e si può passare la serata a Port Ghalib, località famosa per la laguna artificiale più grande d’Africa. Si può fare una passeggiata lungo il porto turistico, ammirando le barche e le luci notturne, fermandosi in uno dei tanti caffè o ristoranti, oppure si può scoprire uno dei bar notturni della zona, dove gustare cocktail e ascoltare musica dal vivo.