Il TimeWarp può rovinare i video subacquei

Questo articolo nasce da un fatto realmente accaduto. Il mio amico Sorin mi ha passato la scheda della sua GoPro HERO12 con le riprese delle nostre immersioni alle Maldive, tra cui quelle incredibili con gli Squali Spinner a Huvadhoo, nella speranza di ricavarne un Reel per il suo profilo Instagram.
Immaginate la mia delusione nello scoprire che molte delle clip più belle erano inutilizzabili. La colpa? La modalità TimeWarp, o Temporizzato, attivata per sbaglio al posto di quella video.
Il problema principale è che un video girato in TimeWarp non può essere “rallentato” o recuperato in alcun modo, perché i fotogrammi intermedi non sono mai stati registrati. Sott’acqua, poi, con la scarsa visibilità dello schermo e l’adrenalina del momento, è fin troppo facile premere il tasto “Mode” senza accorgersene.
Un piccolo aiuto, tuttavia, può arrivare a chi, come me, gira in formato 8:7. In modalità TimeWarp, infatti, la ripresa riempie lo schermo LCD in modalità “full”, a differenza del classico “quadratone” del video 8:7. Questo è un indizio visivo che può far scattare un campanello d’allarme. Anche impostare la camera perché si avvii sempre con l’ultima modalità Video usata è un buon settaggio, ma non protegge mai del tutto da un click accidentale.
L’unica vera salvezza, quindi, è la prevenzione, che deve diventare un’abitudine mentale automatica. Prima di far partire la registrazione, è fondamentale dedicare un istante a guardare lo schermo e assicurarsi che sia impostata la modalità VIDEO.