Il triangolo delle abilità

Non è facile che uno squalo di reef si avvicini così alla GoPro: deve sentirsi sicuro e, allo stesso tempo, incuriosito.
Per ottenere riprese subacquee di questo genere, non basta affidarsi solo alla videocamera; è fondamentale padroneggiare il “triangolo delle abilità” che ho identificato, unendo tre competenze strettamente interconnesse che ogni videomaker dovrebbe coltivare.

il “triangolo delle abilità” è composto da tre competenze strettamente interconnesse tra loro: un assetto armonioso, una pinneggiata consapevole e una respirazione misurata.

Fish Head, Ari, Maldives 2019 with GoPro7, 16:9, 2.7K, 60 fps

Alla base c’è un assetto armonioso, che permette avvicinamenti discreti ai soggetti. Il subacqueo deve poter rimanere immobile nell’acqua, mantenendo un’armonia nei movimenti che non allarmi, ma anzi incuriosisca il pesce. È essenziale che gli arti non si muovano impulsivamente, ma siano in sintonia con il resto del corpo.
Una pinneggiata consapevole permette poi di muoversi con grazia ed efficienza, utilizzando tecniche specifiche come il Frog Kick per minimizzare il disturbo ambientale e posizionarsi con precisione per l’inquadratura, evitando di sollevare sospensione.
Infine, una respirazione misurata è essenziale, consentendo di adattare il ritmo respiratorio alla situazione, sia per perfezionare l’assetto con micro-regolazioni continue, sia per ridurre il rumore e la quantità di bolle che spaventano gli animali.
Padroneggiare questi tre elementi interdipendenti è la vera chiave per ogni videomaker che aspira a trasformare le proprie immersioni in racconti visivi di impatto.