Isola di Siyal: un po’ di Maldive al confine col Sudan

A volte, i luoghi più inaspettati regalano le emozioni più forti. Così è stato per me con l’Isola di Siyal, che ho scoperto nell’agosto del 2023 durante una crociera subacquea a St. John, in Egitto.
Siyal è incredibilmente remota: si trova a 5 miglia nautiche a Sud del sito diving Abu Fendera e a sole 60 dal confine con il Sudan. Questa sua posizione la rende una meta rarissima, e per questo ancora selvaggia e quasi intatta. Ma la vera particolarità di Siyal, oltre all’isolamento, è la sua importanza naturalistica: è un fondamentale sito di nidificazione per il raro Gabbiano Occhibianchi (Ichthyaetus leucophthalmus), una specie che vive solo in queste acque.

Mappa del sud del mar rosso egiziano, che mostra la posizione di Berenice, dell'isola di Siyal, Abu Fendera e il confine con il Sudan.

Proprio per proteggere i nidi di questi uccelli, quando si scende a terra bisogna seguire regole molto precise: si può camminare solo sulla sabbia e su percorsi indicati per evitare di calpestare le uova, spesso ben mimetizzate. È un piccolo sforzo, essenziale per preservare questo delicato ecosistema.
E poi c’è l’impatto visivo. La prima cosa che mi ha colpito, scendendo sulla spiaggia, è stata la sabbia, bianchissima, che contrastava con l’acqua turchese della laguna. In quel momento, con il silenzio rotto solo dal richiamo dei gabbiani, ho pensato davvero: “Sembra di essere alle Maldive!”
L’Isola di Siyal non è solo un’isola sperduta; è un monito alla bellezza fragile del nostro pianeta e un ricordo che conservo con cura.

Mappa del sud del mar rosso egiziano, che mostra l'isola di Siyal, al confine con il Sudan.