Recuperare i colori sott’acqua: GoPro Labs WARM messo alla prova

Chiunque abbia provato a fare video subacquei sa che l’acqua è un filtro naturale implacabile. Man mano che ci si immerge, la luce viene assorbita selettivamente, e il colore rosso è il primo a svanire, già oltre i 5 metri di profondità. Il risultato? Riprese che diventano progressivamente più blu o verdi, perdendo quella brillantezza e vivacità che rendono i nostri incontri subacquei così speciali.
Cos’è il comando WARM?
Senza l’ausilio di illuminatori esterni, il firmware GoPro Labs offre una soluzione interna per contrastare questo fenomeno: l’impostazione WARM. Questa funzione è pensata per amplificare digitalmente il canale rosso, migliorando significativamente la resa cromatica dei video subacquei.

Valori positivi, come ad esempio WARM=50, “riscaldano” l’immagine, contribuendo a recuperare quei toni rossi che l’acqua ha assorbito, e restituendo ai video colori più vividi e naturali. È importante ricordare che, essendo un’impostazione manuale, non si adatta automaticamente ai cambiamenti di profondità, quindi per risultati ottimali è consigliabile calibrarla in base alla quota dell’immersione.
Il Test sul campo: Liveaboard in Egitto
Ho avuto modo di mettere alla prova la funzione WARM durante il liveaboard dello scorso agosto in Egitto. All’inizio, devo ammettere, usando una sola GoPro, non mi era sembrato di vedere sostanziali differenze tra le riprese fatte con WARM attivato e quelle senza.
Ma non mi sono arreso! Nella seconda parte del viaggio, ho deciso di fare un confronto più oggettivo: ho usato due GoPro differenti, montate sulla stessa base con maniglia, per registrare simultaneamente. E i risultati sono stati davvero ottimali!

In questa foto si vede la comparativa tra un video impostato a WARM 0 e uno con WARM 30.

Nello specifico, come si può vedere dalle foto ricavata da video girati tra i 10 e i 15 metri di profondità, il bilanciamento del bianco in modalità WARM 30 è decisamente migliore, con colori più naturali e meno “slavati”.
Ho notato anche che, bilanciando il bianco automaticamente con Final Cut in post-produzione, si può ottenere un risultato simile anche dai video girati con WARM = 0. Questo suggerisce che WARM pre-applica un processo che altrimenti faremmo in editing, risparmiando tempo.

Nel prossimo liveaboard, sempre in Egitto, di novembre, farò test ancora più approfonditi per affinare al meglio le impostazioni, ma credo proprio che la mia base di partenza per le impostazioni di medie profondità sarà un WARM 30.
Per quanto riguarda le riprese a profondità maggiori, quelle fatte dove tutto è blu, invece, non ho notato risultati degni di nota con la funzione WARM. In questi scenari, dove la luce rossa è quasi del tutto assente, l’uso di luci video dedicate rimane la soluzione più efficace per recuperare la palette cromatica.

E non è tutto! Sul questo sito, nella sezione GoPro Labs, si possono trovare tantissime informazioni dettagliate sulle funzionalità di questo firmware. Le opzioni sono infinite, specie quelle dedicate alle immersioni, e si aprirà davvero un mondo nuovo di possibilità per le riprese subacquee.

Qui si vede una ripresa fatta con WARM 30 e successiva color correction.